DONNE CON LA A

DONNE CON LA A 
Per questo 8 MARZO come Se Non Ora Quando chiediamo alle istituzioni, alla pubblica amministrazione , alla scuola, alla politica, all’informazione , di usare il femminile ogni volta che si parla di una donna, qualunque ruolo o incarico ricopra, per contrastare quell'uso del maschile come neutro, inesistente nella nostra lingua, che annulla il femminile screditandolo. 
Maestro- maestra, chirurgo- chirurga, sindaco-sindaca, avvocato, avvocata :in italiano le parole che finiscono in o al femminile prendono la a . Restano invariate quelle che finiscono in e ma prendono l'articolo femminile, ad esempio , la giudice, la presidente .
Lo dice la grammatica italiana , lo sostiene anche la prestigiosa Accademia della Crusca.
Ma in nome di un presunto " neutro", che l'italiano non ha , si continua a fare resistenza nel declinare al femminile una manciata di titoli professionali: ministra , deputata , funzionaria, ingegnera, assessora, mentre e' normale dire commessa, postina, operaia, infermiera.
Le donne , presenti oggi in tante professioni fino a poco tempo fa appannaggio solo degli uomini, vogliono la A, chiedono di essere riconosciute. 

"L'impostazione androcentrica della lingua ... riflettendo una situazione sociale storicamente situabile, induce fatalmente giudizi che sminuiscono, ridimensionano e, in definitiva, penalizzano, le posizioni che la donna è venuta oggi a occupare". (cit. F. Sabatini).

"la lingua non solo manifesta, ma anche condiziona il nostro modo di pensare: essa incorpora una visione del mondo e ce la impone. I nostri discorsi non sono ciò che un soggetto singolo in piena libertà decide di dire ma sono in parte indirizzati dalla lingua che usiamo. Si crea quindi un rapporto tra realtà, lingua, pensiero: la lingua non è il riflesso diretto dei fatti reali, ma esprime la nostra visione dei fatti; inoltre fissandosi in certe forme, in notevole misura condiziona e guida tale visione. La lingua non può essere neutra, non è un mezzo oggettivo di trasmissione di contenuti, al contrario, essa racchiude una particolare rappresentazione del mondo che influenza il pensiero stesso dei parlanti. ... (Biemmi ricordando Sapir-Whorf)

Siamo convinte che sia un passo necessario per garantire la rappresentazione dei due generi di cui e' fatto il mondo: le donne non sono l'altra metà del cielo, sono una delle due metà.
 
Evento su facebook  https://www.facebook.com/events/652279714882218/